LETTERINA AI BAMBINI DI PRIMA COMUNIONE 2018 (II Turno)

Cari bambini e bambine, ci tenevo tanto a lasciare anche a voi del secondo turno di Prima Comunione una bella letterina come già ho fatto per i compagni che vi hanno preceduto la scorsa settimana.
Anche voi oggi ricevete per la prima volta Gesù Sacramentato e ne sono proprio contento!
Spero che intanto abbiate anche voi riflettuto su quanto già ho scritto domenica scorsa per i vostri piccoli amici e spero che costoro potranno a loro volta leggere e ascoltare anche questa lettera che ho preparato per voi.
Ieri abbiamo celebrato la festa del Cuore Immacolato di Maria e l’altro ieri la festa del Sacro Cuore di Gesù!
Immagino che quando volete bene a una persona le disegnate dei cuoricini oppure glieli inviate come emoticons sul telefonino.
Esiste però qualcosa che è più grande e più bello di un semplice “volersi bene” e si chiama “Amore”.
Gesù e Maria hanno voluto manifestarci il loro immenso amore ed è per questo che celebriamo i loro Sacri Cuori nel ricordo del loro amore reciproco di mamma e figlio e nel riconoscimento dell’amore che portano ad ognuno di noi.
Forse qualche volta mamma e papà si sono rivolti a voi chiamandovi “amore” o “cuore mio” e sono sicuro che almeno da fidanzati non si chiamavano per nome ma usavano proprio questa parola: “amore!”
Quando si ama si è sempre felici e la persona amata diventa la nostra gioia.
Qui in Sicilia non ci si chiama anche “gioia” tra persone care?
Amare significa soprattutto gioire del bene dell’altro e diventare “dono” per l’altro.
Significa mettere gli altri prima di se stessi.
Gesù ci insegna ad amare e ci fa capire che amare è donare tutto ciò che si ha e tutto ciò che si è.
Nessuno ha un amore più grande di chi da la vita per i propri fratelli. Gesù ha fatto proprio questo per tutti noi. Nessuno ci ama più di lui. Non lo dimenticate mai!
Amare, però, significa anche contraccambiare. E’ impossibile non riamare chi ci ama. Se fossimo sordi e ciechi all’amore degli altri saremmo delle creature ingrate ed egoiste.
Restituire a Gesù l’amore che ci porta non è poi così complicato…
Gesù vuole che amiamo il prossimo così come Lui ci ha insegnato.
Bhé, questo è un po’ più difficile, ma non impossibile.
L’Eucarestia che riceverete da oggi in poi, infatti, vi farà diventar sempre più simili a Gesù. Avrete un cuoricino sempre più simile al suo. Capite? Quindi vi sarà più facile amare con i fatti, cioè amare veramente.
In questi anni di formazione catechetica credo che le maestre vi abbiano parlato di alcuni episodi della vita di Gesù dove ci viene detto come amare il prossimo. A me piace molto la parabola del Buon Samaritano. Racconta la storia di un uomo che passando per una strada pericolosa vicino l’oasi di Gerico venne derubato e ferito da banditi cattivi. Rimase per terra stordito fino a quando passò per quella strada un sacerdote levita che lo vide ma non si fermò. Pensò: “ il mio Dio mi aspetta, un altro si fermerà. Io pregherò per lui e Dio lo aiuterà…”
Quel levita non si era reso conto che il Dio che cercava e pregava lo aveva appena oltrepassato! Poco dopo passò per quella strada un samaritano, cioè l’abitante di una regione chiamata Samaria che gli Ebrei disprezzavano perché ritenevano cattivi gli abitanti. I leviti, invece, erano una tribù scelta da dove venivano presi i sacerdoti dell’Antico Testamento da non confondere, cari bambini, con i sacerdoti cattolici come il vostro parroco. Ebbene proprio quel samaritano disprezzato vide quel ferito e si fermò. Strinse la sua mano, gli diede il suo mantello, un sorso del suo vino, fasciò le sue ferite, lo mise sul cavallo, cercò una taverna, pagò l’albergatore e lo fece riposare.
Questa storia, cari bambini, ci fa capire che incontriamo spesso Gesù nella nostra vita nelle persone povere, malate, tristi…
Se siamo capaci di aiutarle con i fatti e non solo a parole vuol dire che sappiamo amare.
Nel momento bellissimo nel quale Gesù sarà in voi fino ad avvenuta digestione dell’ostia chiedete una grazia importante: amare il prossimo con il cuore di Gesù e di Maria!

Calderà, 10 Giugno 2018

Il vostro Parrino

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