Un’altra umanità

In questi giorni riecheggiava nella mia mente un canto religioso del GEN Rosso che recita così:

“Ma dove andremo a finire se continua così?
si sente spesso dire dalla gente qua e là
Continua violenza, scandali, imbrogli e mali:
dove sono finiti i veri, grandi ideali?”
Ho letto poi sui giornali on line della recente vicenda del piccolo Jase Hyndman di sette anni rimasto orfano di padre nel 2014.

Il bambino che vive a West Lothian in Scozia ha scritto una lettera al defunto papà.

Sulla busta: «Signor postino, può portare questa in Paradiso per il compleanno di mio papà? Grazie».

Le Poste britanniche non si sono perse d’animo e gli hanno risposto così: «È stata una dura sfida evitare le stelle ed altri oggetti galattici, ma ce l’abbiamo fatta. Consegnata!».

Teri Copland, mamma del bambino, ha pubblicato sul suo profilo Facebook la lettera del figlio e la risposta delle Poste.

Il post ha commosso il mondo ed è stato condiviso 250mila volte in poco tempo.

Teri ha ringraziato il funzionario che ha preso in carico il messaggio, Sean Milligan: «Non avevate l’obbligo di fare questo sforzo, avreste potuto semplicemente ignorare questa lettera, ma il fatto che vi siate impegnati per un bambino che non avete mai conosciuto è davvero dolce, avete riacceso la mia fiducia nell’umanità. Grazie, significa veramente tutto per lui. E Buon Natale».

Jase infatti è emozionatissimo dal sapere che suo padre “ha ricevuto” la lettera e si sentirà meno solo durante le presenti festività.

La morte di un padre o di una madre è senza dubbio uno degli avvenimenti più dolorosi per un bambino che difficilmente riesce a capire il concetto stesso di morte.

E’ una storia analoga a quella del piccolo Jerry, il bimbo statunitense che lo scorso anno cercava la mamma in Cielo e chiamò la Polizia per chiedere aiuto.

La donna era morta durante un intervento chirurgico e il papà gli aveva spiegato che era in cielo.

Senza perdersi d’animo il bimbo di soli cinque anni chiamò il numero delle emergenze e dall’altro capo del telefono c’era il veterano Tommy Lee.

Il poliziotto, da buon padre di famiglia, suggerì a Jerry di scrivere delle letterine alla mamma affidandole a dei palloncini volanti di colore rosso che la mamma avrebbe letto in cielo.

Dopo la conversazione il bambino inviava ogni mese una lettera alla mamma tramite un palloncino rosso che volava.

Molto triste, non ricevendo risposte, chiamò nuovamente il poliziotto.

Con l’aiuto del padre e di alcuni insegnanti di Jerry, il poliziotto coinvolse altri colleghi che portarono al bambino tanti palloncini rossi simulando una risposta della mamma che assicurava il bambino di stare bene e che era fiera del suo impegno a scuola.

“Anche se il mondo oggi si dipinge a tinte scure, si esaltano gli equivoci, le scene crude e dure,
i soldi e i facili successi col piglia, usa e getta, esiste un’altra umanità:

Quella che spesso incontro per la strada; quella che non grida, quella che non schiaccia per emergere sull’altra gente.
Quella che non sa rubare per avere, ma sarà contenta di guadagnare il pane con il suo sudore.

Quella che vive nel silenzio, che ancora sa arrossire sa abbassare gli occhi e sa scusare.
Questa è l’umanità che ci fa sperare!

Conosco un’altra umanità quella che ora va controcorrente; quella che sa dare anche la sua vita per morire per la propria gente. Conosco un’altra umanità quella che non cerca mai
il suo posto al sole quando sa che al mondo per miseria e fame tanta gente muore.
Credo in questa umanità che abbatte le frontiere, che paga di persona, che non usa armi, ma sa usare il cuore.

fra AMAB

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