La forza dello Spirito

Lettera ai cresimati 2018
Caro fratello e sorella, figlio e figlia,
in questo giorno solenne e bello, permettimi di rivolgerti ancora qualche parola che ti lascio per iscritto perché tu possa farne memoria nel corso dei tuoi giorni di combattimento spirituale.
Quando mi hai chiesto di ricevere la Cresima, forse non sapevi che stavi per diventare soldato di Cristo e che bussavi alla porta di una comunità che ti riabbraccia dopo averti accolto tanti anni fa al momento del Battesimo.
La fede ti viene trasmessa da una comunità di fratelli, che ti guida passo passo alla conoscenza di Gesù e, in ultima analisi, alla conoscenza della tua vita.
Con la Cresima diventi adulto nella fede; non sei più un principiante.
Fino alla cresima ti sei servito della comunità, che non ti ha fatto mancare le occasioni perché tu potessi essere educato nella fede e crescere in essa.
Con la Cresima giunge il momento di diventare adulto: non puoi più solo ricevere dalla comunità, ma devi anche dare.
Con la Cresima devi assumerti un impegno a favore della crescita della comunità, secondo le tue possibilità, secondo le tue inclinazioni, secondo la tua vocazione.
S. Paolo ci ha illustrato questa verità con l’immagine del corpo e delle membra (1Cor 12, 12-28).
Di questo corpo Gesù è il capo e tutti noi siamo sue membra, che ci comunichiamo la stessa vita che attingiamo dall’unica fonte che è lui: Gesù.
Nella comunità c’è posto per tutti e ci sono tanti ambiti che potrebbero ricevere la tua collaborazione: catechesi, evangelizzazione di strada, servizio della carità, liturgia, coro, assistenza ai malati, educatore di ragazzi e di giovani, pulizia e manutenzione della chiesa, amici di S. Rocco, ecc.
Come vedi, ti resta solo l’imbarazzo della scelta.
Il primo grande impegno che dovrai assumere è quello di essere il testimone di Gesù e del suo Vangelo lì dove la vita ti porta ogni giorno. E non sarà un compito facile… All’interno di una società che si va sempre più scristianizzando e laicizzando, tu sei chiamato a portare e testimoniare i valori cristiani. Ti viene chiesto, pertanto, il coraggio di farlo, senza vergognarti, senza avere timore di nessuno, forte come un soldato, deciso come un eroe.
È così che la cresima ha plasmato i veri cristiani di tutti i tempi; essi hanno saputo affrontare anche il martirio per essere fedeli.
In diversi posti del mondo giovani come te sono perseguitati e messi a morte per la loro fedeltà a Cristo.
Avrai forse paura di farti il segno di croce, andare a Messa o parlare ai tuoi amici delle cose di Dio? La Cresima deve avere una ripercussione anche civile, perché il cristiano non può esimersi dall’essere costruttore della società civile.
È allo Spirito Santo che Gesù affida il compito di renderti coraggioso nella testimonianza fedele sino alla morte. Quello Spirito, appunto, che ricevi nella Cresima. Dinanzi alle nostre fragilità, dinanzi alla nostra incostanza, dinanzi alle nostre paure, c’è il dono dello Spirito a renderti forte e sicuro. La sentirai questa forza quando, durante la celebrazione del sacramento senti dire:
Infondi il tuo Spirito… di fortezza. Sono sicuro: in quel momento lo Spirito Santo, se ti sei preparato bene, ti farà sentire tutta la forza della sua presenza. Allora, sicuramente, capirai il valore el’importanza della Cresima e della preparazione fatta. Altro che lasciapassare per fare da compare o per sposarsi in chiesa! La Cresima è un dono particolare di Dio che crea gli eroi della testimonianza e i predicatori coraggiosi della verità.
Rifacendosi al testo di Is 11, 1-2, la Chiesa ha individuato sette doni dello Spirito, che si riferiscono alle varie dimensioni della vita spirituale dell’uomo: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio.
Nel rito della Cresima sono due i segni attraverso i quali si cela il dono dello Spirito: l’imposizione delle mani e l’unzione sulla fronte con olio profumato (il crisma). L’unzione esprime il sigillo spirituale, perciò il cristiano, unto con il crisma, riceve il sigillo dello Spirito Santo, che è il ‘marchio’, che indica la nostra appartenenza a Dio. È per questo che anche Gesù si dichiara ‘unto dal Padre’ (Gv 6, 27). Come lui tutti i cresimati, unti di Spirito Santo, vengono inviati per collaborare con Lui alla missione di salvezza.
Forte di questo immenso dono di Dio, l’unzione del crisma, rispondi a questa chiamata di amore evitando da ora in poi i peccati attraverso la fuga dalle occasioni e la lotta alle tentazioni.
Non farti rivedere il giorno prima del matrimonio come penitente che chiede la confessione, ma sviluppa la coscienza de peccato in te e chiedi misericordia e forza al Signore per emendartene. Confessati regolarmente, almeno una volta al mese profittando dello schema di esame di coscienza che ti è stato fornito.
La verità è ciò che ti libera.
Riprendi la frequenza settimanale alla S. Messa nel giorno del Signore che è la domenica e con le dovute disposizioni ricevi la santa Comunione.
Hai tanto bisogno del cibo dei deboli che rende miti i forti.
Coltiva infine una sincera devozione alla beata Vergine Maria.
La Madonna è la risposta più perfetta che una creatura abbia mai dato a Dio nella reciprocità dell’ amore.
Affidati alle sue cure, fiducioso nella sua intercessione e deciso nella sua imitazione.
Ti auguro carissimo fratello, carissima sorella, figlio e figlia nel Signore, di fare tesoro di quanto ti ho scritto e vivere questa nuova vita da cresimato come una nuova creazione dove lo stupore e la riconoscenza cede ogni passo il giorno alla tristezza.
Ti benedico di cuore.

Il tuo padre e fratello il parroco

Fra AMAB

Calderà 20 Maggio 2018

 

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