Un pomeriggio a “Crescere Insieme”

Accompagnato da una pioggia battente di cambio stagione mi sono recato oggi all’Associazione “Crescere Insieme” di Spinesante per inaugurare l’anno sociale con la Celebrazione Eucaristica.

E’ sempre una gioia incontrare questi ragazzi diversamente abili che vivono momenti di aggregazione in una struttura che considero un’importante risorsa di umanità per la nostra parrocchia di S. Rocco.

Come bene esprime il nome dato all’associazione, è nel vivere insieme che si può crescere integralmente e armoniosamente sfidando le difficoltà.

Il superamento di se stessi è il laboratorio che “Crescere Insieme” propone anche ai genitori e ai familiari di questi ragazzi.

E’ lodevole l’entusiasmo dei volontari che credono in questo progetto questuando aiuti alle Istituzioni.

Oggi, con il valore aggiunto della vigilia liturgica di S. Francesco, ho avuto modo di parlare loro del Crocifisso di San Damiano che troneggia in più stanze dell’associazione.

La splendida icona si animò è parlò al giovane Francesco di Bernardone chiedendogli di riparare la Chiesa.

Il giovane assisano si adoperò con ogni mezzo per mendicare pietre e malta, ma ben presto capì che la sua missione di edificazione riguardava le realtà spirituali di una Chiesa sempre da riformare e che pertanto ha prodotto e continua a produrre santi di imperituro valore.

Spogliandosi delle sue vesti sostituite dal ruvido saio a forma di tau, Francesco fu preso per pazzo, ma la sua follia è sapienza di Dio.

Memore di una società spietata ed efficientista che valuta l’uomo sulla produttività, ho sospeso e trattenuto per un po’ il fiato e le lacrime alla preghiera consacratoria pensando a cosa questi ragazzi realmente rappresentano nell’economia del Corpo Mistico malgrado una cultura dello scarto che Papa Francesco ha più volte stimmatizzato.

La malattia, la morte umiliano l’uomo ma non riescono mai a fargli perdere una dignità che è data da quello che si è e non da quello che si ha.

Mi ha fatto piacere presentare all’associazione il nuovo arrivato fra Achilleo Maria Gaudan, il confratello filippino che si occuperà più da vicino di questi ragazzi sostituendo nell’incarico fra Anselmo Maria Marcos appena approdato al nostro convento del Mugello quale sua nuova missione.

Credo che prima di terminare la giornata ancora penserò e riderò sugli strattoni di Maria, su Vittorio che beveva furtivamente dal mio bicchiere la Coca Cola, su Fabio che voleva celebrare la S. Messa al posto mio e su Francesco che gridava “Forza Juve” a un napoletano come me!

Sono le gioie semplici che ci fanno gustare e vedere quanto è buono il Signore, sono quelle che durano per sempre.

Il prossimo appuntamento è un annunciato pellegrinaggio alla Madonna del Tindari.

Ce la faremo!

Fra AMAB

 

Fra Achilleo Maria Gaudan

 

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