Itinerario quaresimale vicariale in preparazione alla Pasqua

Vicariato di San Sebastiano Barcellona Pozzo di Gotto

Riconciliati col il Padre per riconciliarci con i fratelli…

Carissimi/e,

anche quest’anno ci ritroviamo come Comunità Vicariale a celebrare nell’ultimo venerdì di quaresima (12 Aprile 2019) il cammino quaresimale, di seguito riporto le seguenti indicazioni: Comunità, chi presiede, responsabile, animazione canti, punti di ritrovo, itinerario.

Il cammino prevede cinque tappe (la sesta si fa insieme in piazza Duomo), per ogni tappa oltre a chi presiede e al sacerdote o diacono che proclama il Vangelo sono previsti tre lettori. Per la sesta tappa avremo la gioia di avere con noi P. Nino Basile direttore della Caritas diocesana.

Vi ringrazio per la collaborazione.

 

TAPPE PER LA PREGHIERA

 

3° gruppo: Punto ritrovo: via Gianani

 

Comunità:

  1. Maria di Fatima, (croce e ceri) (1° tappa)
  2. Sebastiano, (2° tappa)
  3. Giovanni B., (amplificazione) (3° tappa)
  4. Andrea e Vito, (4° tappa)
  5. Rocco Calderà, (5° tappa)
  6. M. del Cenacolo – Frati dell’Immacolata. (6° tappa – preghiera dei fedeli 5° e 6° int.)

 

Presiede: P. Alfonso Bruno –  

 

Animazione canti: Parrocchia S. Rocco – Calderà

 

Responsabile: accolito Tonino Siracusa

 

Itinerario: via Gianani, via Madia, via Umberto I, via Roma, piazza Duomo.

 

 

1a Tappa: via Gianani – Casa Circondariale

2a Tappa: via Umberto I, n° 412

3a Tappa: via Umberto I, n° 344

4a Tappa: via Umberto I, n° 265

5a Tappa: piazza S. Sebastiano

Al punto di incontro, prima di iniziare il cammino, quanto tutti sono arrivati si inizia con un canto segue il saluto del presidente:

N.B. In caso di pioggia raduno  alla Basilica di S. Sebastiano alle 19:45

Canto…

 

Saluto di chi presiede (P):

 

  1. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo…

 

Fratelli e sorelle,

in questo ultimo venerdì di Quaresima viviamo l’annuale itinerario quaresimale Vicariale in preparazione alla Pasqua ormai alle porte.

Questo camminare insieme rinnovi in tutti il desiderio di sentirci Chiesa, lasciandoci guidare e interrogare continuamente dalla Parola di Dio.

Nelle cinque tappe che percorreremo, riascolteremo e mediteremo i brani dei Vangeli proclamati nelle cinque domeniche di Quaresima, essi per noi sono stati come una grande catechesi sulla Riconciliazione, e trovano il proprio culmine nella celebrazione della Santa Pasqua.

Mettiamoci, dunque, in cammino e in ascolto per accogliere l’invito di Dio alla riconciliazione con Lui e con i fratelli.

 

Breve pausa …

 

  1. Preghiamo

O Dio, nostro Padre, con la celebrazione di questa Quaresima, segno sacramentale della nostra conversione, concedi a noi tuoi fedeli di crescere nella conoscenza del mistero di Cristo e di testimoniarlo con una degna condotta di vita. Per Cristo nostro Signore. Amen

 

Inizio del cammino: Canto

 

PRIMA TAPPA

Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo


Canto: Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! (2v.)

1° lettore: Egli mi invocherà e io lo esaudirò;

gli darò salvezza e gloria,

lo sazierò con una lunga vita.   Sal 90,15-16

 

Diacono: Dal vangelo secondo Luca 4,1-13.

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».

Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».

Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». 

Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Breve pausa …

2° Lettore: … la nostra vita in questo pellegrinaggio non può essere esente da prove e il nostro progresso si compie attraverso la tentazione. Nessuno può conoscere se stesso, se non è tentato, né può essere coronato senza aver vinto, né può vincere senza combattere; ma il combattimento suppone un nemico, una prova. Pertanto si trova in angoscia colui che grida dai confini della terra, ma tuttavia non viene abbandonato. Poiché il Signore volle prefigurare noi, che siamo il suo corpo mistico, nelle vicende del suo corpo reale, nel quale egli morì, risuscitò e salì al cielo. …

Dunque egli ci ha come trasfigurati in sé, quando volle essere tentato da Satana. Leggevamo ora nel vangelo che il Signore Gesù era tentato dal diavolo nel deserto. Precisamente Cristo fu tentato dal diavolo, ma in Cristo eri tentato anche tu. Perché Cristo prese da te la sua carne, ma da sé la tua salvezza, da te la morte, da sé la tua vita, da te l’umiliazione, da sé la tua gloria, dunque prese da te la sua tentazione, da sé la tua vittoria.

Se siamo stati tentati in lui, sarà proprio in lui che vinceremo il diavolo. Tu fermi la tua attenzione al fatto che Cristo fu tentato; perché non consideri che egli ha anche vinto? Fosti tu ad essere tentato in lui, ma riconosci anche che in lui tu sei vincitore. Egli avrebbe potuto tener lontano da sé il diavolo; ma, se non si fosse lasciato tentare, non ti avrebbe insegnato a vincere, quando sei tentato. (Dal «Commento sui salmi» di sant’Agostino, vescovo – Sal 60, 2-3; CCL 39, 766)

Salmo Responsoriale:  Dal Salmo 90
3° lettore: Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.
 

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».  

Padre nostro …

  1. Preghiamo:

Signore, Dio della mia salvezza, a te rendo grazie cantando con tutto il cuore che, libero, si apre alla vita e la vita stessa ti vuole ridonare. Ti amo, Signore, mia forza, che hai assunto la mia debolezza per rendere anche me vittorioso sul male.

Canto:

 

 

 

 

SECONDA TAPPA

Mentre Gesù pregava, il suo volto cambiò d’aspetto.

Canto: Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! (2v.)

1° lettore: Di te dice il mio cuore: «Cercate il suo volto».
Il tuo volto io cerco, o Signore.
Non nascondermi il tuo volto. Sal 26, 8-9

Diacono: Dal vangelo secondo Luca 9,28b-36

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. 

Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. 

Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. 

Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». 

Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.  

Breve pausa …

2° Lettore: Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa  (Disc. 51, 3-4. 8; PL 54, 310-311. 313)

 

Il Signore manifesta la sua gloria alla presenza di molti testimoni e fa risplendere quel corpo, che gli è comune con tutti gli uomini, di tanto splendore, che la sua faccia diventa simile al fulgore del sole e le sue vesti uguagliano il candore della neve.

Questa trasfigurazione, senza dubbio, mirava soprattutto a rimuovere dall’animo dei discepoli lo scandalo della croce, perché l’umiliazione della Passione, volontariamente accettata, non scuotesse la loro fede, dal momento che era stata rivelata loro la grandezza sublime della dignità nascosta del Cristo.
Ma, secondo un disegno non meno previdente, egli dava un fondamento solido alla speranza della santa Chiesa, perché tutto il Corpo di Cristo prendesse coscienza di quale trasformazione sarebbe stato soggetto, e perché anche le membra si ripromettessero la partecipazione a quella gloria, che era brillata nel Capo…

 

… All’annunzio del Vangelo si rinvigorisca dunque la fede di voi tutti, e nessuno si vergogni della croce di Cristo, per mezzo della quale è stato redento il mondo.
Nessuno esiti a soffrire per la giustizia, nessuno dubiti di ricevere la ricompensa promessa, perché attraverso la fatica si passa al riposo e attraverso la morte si giunge alla vita. Avendo egli assunto le debolezze della nostra condizione, anche noi, se persevereremo nella confessione e nell’amore di lui, riporteremo la sua stessa vittoria e conseguiremo il premio promesso.

Quindi, sia per osservare i comandamenti, sia per sopportare le contrarietà, risuoni sempre alle nostre orecchie la voce del Padre, che dice: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo» (Mt 17, 5).

 

Salmo Responsoriale:  Dal Salmo 26
3° Lettore: Il Signore è mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il mio cuore ripete il tuo invito: 
«Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco.

Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Padre nostro …

  1. Preghiamo:

Dio grande e fedele, che riveli il tuo volto a chi ti cerca con cuore sincero, rinsalda la nostra fede nel mistero della croce e donaci un cuore docile, perché nell’adesione amorosa alla tua volontà seguiamo come discepoli il Cristo tuo Figlio che è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

Canto:

 

TERZA TAPPA

Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo

Canto: Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! (2v.)

1° Lettore: I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,
perché libera dal laccio i miei piedi.
Volgiti a me e abbi misericordia, Signore,
perché sono povero e solo. Sal 24,15-16

Diacono: Dal vangelo secondo Luca 13,1-9.

In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».

Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

Breve pausa …

2° Lettore: Conversione: atto impegnativo. Conversione è una profonda verifica di se e della direzione che ha assunto la propria vita. Implica un «cambio di direzione». Conversione è un passaggio da una fede accettata passivamente, fede-eredità, a una fede attivamente conquistata, come risposta al dono di Dio e all’intervento dello Spirito nella nostra vita. Conversione è rottura di una mentalità orientata verso il peccato, verso valori puramente umani, verso l’autosufficienza e l’orgoglio, per aderire ai segni di penitenza che non siano soltanto rituali. Conversione è adesione al Regno che viene e impegno per esso; è atteggiamento di povero, di piccolo, di servo, di figlio; è autenticità di comportamento contro ogni dissociazione tra fede e vita (cf il catechismo degli adulti, pp. 55-58). Dio ci attende a questo istante decisivo. Aspetta dalla nostra fede un atto coraggioso; e nessuno può farlo al nostro posto, neppure Dio.

 

 

 

Salmo Responsoriale:  Dal Salmo 102
3° Lettore: Il Signore ha pietà del suo popolo.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.
Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d’Israele.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono.

Padre nostro…

  1. PREGHIAMO

Padre santo e misericordioso, che mai abbandoni i tuoi figli e riveli ad essi il tuo nome, infrangi la durezza della mente e del cuore, perché sappiamo cogliere con la semplicità dei fanciulli i tuoi insegnamenti, e portiamo frutti di vera e continua conversione. Per Cristo nostro Signore Gesù. Amen

Canto:

 

 

 

 

 

 

 

 

QUARTA TAPPA

Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.

Canto: Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! (2v.)

1° lettore: Rallégrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate, riunitevi.
Esultate e gioite, voi che eravate nella tristezza:
saziatevi dell’abbondanza
della vostra consolazione. Cf Is 66,10-11

Diacono: Dal vangelo secondo Luca 15,1-3.11-32

In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».  Ed egli disse loro questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.

Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».

Breve pausa …

2° Lettore: Eucaristia: luogo di perdono. La parabola si conclude nel convito festoso di famiglia. Il dinamismo della riconciliazione trova il suo sigillo nell’Eucaristia: «Gustate e vedete come è buono il Signore!». Al banchetto di festa la dissennatezza del prodigo e l’intransigenza del primogenito presuntuoso trovano il loro superamento nella paternità di Colui che li accoglie e li riconcilia in una ritrovata fraternità. Nella partecipazione all’Eucaristia il cristiano è interiormente rinnovato perché i suoi «pensieri siano sempre conformi alla… sapienza divina» e impari ad amare Dio e i fratelli «con cuore sincero».

 

Salmo Responsoriale:  Dal Salmo 33
3° lettore: Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

Padre nostro…

  1. Preghiamo

O Dio, Padre buono e grande nel perdono, accogli nell’abbraccio del tuo amore, tutti i figli che tornano a te con animo pentito; ricoprili delle splendide vesti di salvezza, perché possano gustare la tua gioia nella cena pasquale dell’Agnello. Egli è Dio…

Canto:

 

 

 

 

QUINTA TAPPA

Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.

 

Canto: Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! (2v.)

1° lettore: Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa
contro gente senza pietà;
salvami dall’uomo ingiusto e malvagio,
perché tu sei il mio Dio e la mia difesa. Sal 42,1-2

 

Diacono: Dal vangelo secondo Giovanni 8,1-11

 

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 

Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. 
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. 

 

Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

 

Breve pausa …

2° lettore: L’opera di Dio è rendere nuovo il vecchio, sciogliere i legami della schiavitù, ridare vita a ciò che sembra morto. L’adultera e il popolo di Israele sono segni eloquenti dell’opera rinnovatrice di Dio: cantano il miracolo della libertà donata e il riaprirsi della speranza.

Per la comunità cristiana la quaresima segna l’ora del ritorno e del rinnovamento: il Signore invita a lasciare dietro le spalle il passato, a dimenticare le opere di morte che anch’egli ha dimenticato, per tornare a vivere in pienezza la dignità filiale.

 

Salmo Responsoriale:  Dal Salmo 125
3° lettore: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

   

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia.

Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia.

Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni.

 

Padre nostro…

   

  1. Preghiamo

Dio di bontà, che rinnovi in Cristo tutte le cose, davanti a te sta la nostra miseria: tu che ci hai mandato il tuo Figlio unigenito non per condannare, ma per salvare il mondo, perdona ogni nostra colpa e fa’ che rifiorisca nel nostro cuore il canto della gratitudine e della gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Canto:

SESTA TAPPA (piazza Duomo)

Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.

1° lettore: Confido, Signore, nella tua misericordia,
gioisca il mio cuore nella tua salvezza,
canti al Signore che mi ha beneficato. Sal 12,6

Salmo Responsoriale:  Dal Salmo 102
2° lettore: Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di misericordia.

Buono e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
e non conserva per sempre il suo sdegno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati,
non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Come dista l’oriente dall’occidente,
così allontana da noi le nostre colpe.
Come un padre ha pietà dei suoi figli,
così il Signore ha pietà di quanti lo temono

 

Canto: Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! (2v.)

2° lettore: Vi dò un comandamento nuovo, dice il Signore:
che vi amiate a vicenda, come io ho amato voi. 

Canto: Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! (2v.)

Diacono: Dal vangelo secondo Luca 6,27-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.

Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 

Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi.  Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio». 

Riflessione del celebrante: P. Nino Basile

Preghiera dei fedeli

(P) Fratelli e sorelle, avvolti dall’amore misericordioso di Dio e chiamati da Cristo a rispondere con l’amore anche del nemico, chiediamo ora nella preghiera di essere capaci di un tale amore senza misura.

Diacono: preghiamo insieme e diciamo: Rendici, Signore, segno del Vangelo.

  1. Per la Chiesa, tentata di uniformarsi al mondo: scegliendo la povertà per amore di Cristo e del debole divenga segno del Vangelo in una cultura marchiata dalla sete di guadagno, potere e piacere. Preghiamo.
  2. Per i governanti che si dicono cristiani: scegliendo vie di pace, di dialogo, di disarmo divengano segno del Vangelo in un mondo in cui sembrano prevalere le contrapposizioni e rinascere la corsa agli armamenti. Preghiamo.
  3. Per i cristiani perseguitati da poteri ostili: non venendo mai meno all’amore divengano segno del Vangelo per quanti mostrano loro odio e avversione. Preghiamo.
  4. Per le nostre comunità: siano sempre più luogo di accoglienza, di perdono, di ascolto. Crescano relazioni sincere e siano attente ai bisogni di tutti. Preghiamo.
  5. Per le famiglie divise: offrendo e accogliendo il perdono divengano segno del Vangelo in una società che va perdendo la stima per la stabilità e fedeltà del legame tra l’uomo e la donna. Preghiamo.
  6. Per noi, credenti in una società non cristiana: amando la vita e la dignità di ogni persona umana possiamo divenire segno del Vangelo per quanti l’ignorano o lo disprezzano. Preghiamo.

Padre Nostro …

 

Preghiamo:

Padre clementissimo, che nel tuo unico Figlio ci riveli l’amore gratuito e universale, donaci un cuore nuovo, perché diventiamo capaci di amare anche i nostri nemici e di benedire chi ci ha fatto del male. Per Cristo nostro Signore. Amen

Intervento del Vicario

 

Benedizione finale

(P) Il Signore sia con voi …

(Diac.): … inchinate il capo per la benedizione

Dio Padre misericordioso,

conceda a tutti voi come al figliol prodigo,

la gioia del ritorno nella sua casa. Amen

 

Cristo, modello di preghiera e di vita,

vi guidi nel cammino della quaresima

all’autentica conversione del cuore. Amen

 

Lo Spirito di sapienza e di fortezza,

vi sostenga nella lotta contro il maligno,

perché possiate celebrare con Cristo la vittoria pasquale.

 

E la benedizione di Dio onnipotente,

Padre e Figlio + e Spirto Santo,

discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Amen

 

Diacono: Glorificate e testimoniate il Signore Gesù, con la vostra vita, andate in pace.

 

 

 

 

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